Gigi Proietti in un ruolo drammatico sarà il protagonista del prossimo film di Alessandro Gassmann dal titolo ‘Il premio’ che inizierà le riprese l’otto maggio. È quello che ha rivelato domenica mattina 23 aprile  al Teatro Petruzzelli di Bari l’attore regista che ha tenuto una strapiena masterclass al Bif&st che quest’anno ha dedicato la manifestazione proprio a Vittorio Gassman e a Dino Risi. «Proietti – ha detto Gassmann – è una delle macchine attoriali più perfette esistenti al cinema e io ho voluto utilizzarlo in un ruolo drammatico, quello di un letterato che deve andare a Stoccolma per ritirare il Nobel. Ma nel film, una sorta di Road Movie di una famiglia sui generis, anche lo stesso Alessandro, nel ruolo del figlio, Anna Foglietta in quello di una figlia troppo concentrata su se stessa, e Rocco Papaleo, assistente ‘pusher’ dello scrittore».

L’attore e regista ha poi ripercorso le tappe più importanti della sua carriera e ha dichiarato :«Sono felice di essere tornato al Bif&st, non solo per l’omaggio che il Festival riserva a mio padre, ma anche perché proprio qui fui premiato per la mia opera prima da regista ‘Razzabastarda’. Spero che la mia presenza mi porti fortuna per il secondo film di cui inizierò le riprese tra pochi giorni».

La carriera di Gassman agli esordi fu inizialmente legata al padre che lo fece debuttare da bambino, riprendendolo dall’età di sette anni e fino ai diciassette per “Di padre in figlio”, presentato a Venezia nel 1982. «Quel film porta anche la mia firma, anche se io non girai assolutamente nulla, penso che papà lo accreditò anche a me per farmi prendere i soldi dalla SIAE. Io feci il film controvoglia, alla fine papà dovette anche accelerare le riprese facendomi truccare da venticinquenne. Poi ci fu un episodio particolarmente spiacevole: papà volle ricostruire quella volta che, quando avevo undici o dodici anni, durante una lezione di inglese mi dette il primo e unico ceffone della sua vita. Ebbene, sul set me lo diede di nuovo, con la stessa forza, tanto che io piansi allo stesso modo. Ma in quel caso era come se stesse adottando una terapia d’urto, mi stava dicendo a modo suo: ‘benvenuto nel mondo del cinema».

Gassman ricorda il padre come «un uomo molto rigido, severo ma anche estremamente dolce e affettuoso.»

Da un paio d’anni Alessandro Gassman è Ambasciatore Unhcr, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Per quest’ultima, ha realizzato due anni fa un docufilm, “Torn – Strappati” del quale è stata proiettata una clip nel corso dell’incontro e che è stato  proiettato, nella sua versione integrale nella stasera di domenica al Cinema Galleria insieme al documentario “Alessandro Gassmann. Essere Riccardo… e gli altri” di Giancarlo Scarchilli.