La Fp Cgil VVF della Puglia proclama lo stato di agitazione di categoria riservandosi di intraprendere ogni ulteriore iniziativa, nessuna esclusa, in caso in cui le intenzioni della amministrazione non vengano abbandonate. Ad annunciarlo sono Sandro Anelli, Coordinatore, Patrizia Tomaselli, Segretario del sindacato di categoria dei Vigili del Fuoco. 
Nei giorni scorsi, infatti, è pervenuta a tutti i comandi provinciali dei vigili del fuoco la circolare della Direzione Centrale Risorse Logistiche con la quale vengono rese note alcune innovazioni da introdurre nell’ambito dell’organizzazione del lavoro, per perseguire obiettivi di contenimento della spesa pubblica. Si dispone, in particolare, la soppressione del servizio mensa durante lo svolgimento dei turni notturni per tutto il personale del settore operativo in servizio nei comandi provinciali dei vigili del fuoco. In sostituzione si offre un ticket per un buono pasto elettronico. «Tale proposta – dicono dalla CGIL – compromette il regolare svolgimento dei servizi».

L’orario di servizio dei vigili del fuoco è svolto con una articolazione in turni di 12 ore (h/24-h/48), tale particolare articolazione ha consentito, fino ad oggi, di poter mantenere gli attuali standard di efficienza e tutela dei cittadini in termini di sicurezza e soccorso tecnico urgente. «Durante la fruizione del pasto – precisano dal sindacato – il personale non si trova in pausa lavorativa per la mensa. La stessa mensa viene immediatamente interrotta in caso di una chiamata urgente di soccorso o differita nel caso in cui la squadra sia fuori sede per intervento. Alla luce di queste evidenze, la Fp CGIL VVF Puglia è fortemente contraria alla monetizzazione della mensa di servizio. Il pasto è un diritto indispensabile per i lavoratori, soprattutto per coloro che svolgono turni di lavoro così come sopra descritti».

«Il lavoro dei vigili del fuoco – prosegue la CGIL – è per la maggior parte svolto attraverso un diretto impegno di tipo fisico ed è necessario garantire le giuste calorie al personale durante un intero turno di lavoro (12 ore). Tale apporto calorico difficilmente potrebbe essere soddisfatto consumando un panino o una barretta alimentare portata da casa o, come annunciato dall’amministrazione, mediante apposito distributore automatico a monete. Le economie richieste con l’ultimo provvedimento di bilancio proposto dal governo, se proprio necessarie, considerate le condizioni dei mezzi, delle attrezzature e delle sedi di servizio, vengano individuate in altre azioni o capitoli di spesa».