Avrebbero condizionato le elezioni regionali del 2015 raccogliendo voti “con la coercizione degli elettori” per conto di un candidato. La Procura di Bari, si informa una nota, ha chiuso le indagini nei confronti di cinque pregiudicati affiliati al clan Di Cosola. L’atto è stato notificato nei giorni scorsi al 48enne Teodoro Frappampina, al 32enne Carlo Giurano, al 34enne Luigi Guglielmi, al 49enne Giovanni Martinelli e al 30enne Alfredo Sibilla.

L’operazione, ribattezzata ‘Attila’, è stata condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Bari e coordinata dai pm Carmelo Rizzo e Federico Perrone Capano. Gli indagati furono arrestati per associazione mafiosa nel dicembre scorso anche grazie alle rivelazioni dell’ex capo clan, oggi collaboratore di giustizia, Antonio Di Cosola. Le indagini della Dda avrebbero ricostruito, oltre alla gestione dei traffici illeciti e alla detenzione di armi da guerra, anche “il condizionamento, ad opera delle persone sottoposte ad indagini, delle elezioni regionali dell’anno 2015 – si legge in una nota della Procura di Bari – effettuato con la coercizione degli elettori, a seguito di un accordo intercorso tra gli esponenti dell’associazione di tipo mafioso ed un collettore di voti per conto di uno dei candidati alle elezioni amministrative”