Continua a far discutere il caso Bari, con le dichiarazioni rese in interrogatorio dall’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri su un presunto accordo con Emiliano per spaccare il centrodestra alle elezioni comunali di Bari del 2019. I gruppi consiliari in Regione di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e La Puglia Domani accusano Emiliano, all’epoca presidente della Regione, di essere entrato a gamba tesa nella competizione per agevolare la riconferma a sindaco di Antonio Decaro, che sarà anche il candidato designato del centrosinistra alle prossime regionali.
«E l’attuale europarlamentare del PD – dicono dal centrodestra – non poteva non sapere di questo accordo. Chiediamo sia fatta chiarezza, perché probabilmente quelle elezioni sarebbero andate diversamente se non ci fosse stata un’intesa sottobanco ai danni della nostra coalizione». I gruppi di centrodestra attaccano Emiliano anche sull’attuale situazione politica in Regione. «Questa legislatura – dicono – si trascina, ostaggio delle beghe interne, delle liti e dei veti incrociati. Sulla carta hanno i numeri, in realtà sono divisi e disertano l’aula se non accontentati nel mercato del do ut des interno alla maggioranza, di cui continuano a far parte – seppur siedano nei banchi dell’opposizione – anche i 5 Stelle».
Il centrodestra ribadisce che la legge elettorale non si cambia, così come non si modifica l’emendamento anti nomine voluto dalla consigliera Laricchia. «Se Emiliano sta facendo il diavolo a quattro per cancellarlo, è perché gli impedisce di fare nomine nei consigli di amministrazione delle agenzie regionali che sempre il Governatore ha portato a cinque componenti per accrescere il suo consenso tramite clientele». «Il Consiglio regionale è sovrano – concludono dal centrodestra – e deve tornare a legiferare, mentre da mesi è fermo perché le sedute non si convocano, e quelle poche che si fanno cadono per mancanza del numero legale a causa delle defezioni in maggioranza. Perciò chiediamo che si programmi almeno una seduta a settimana per recuperare il tempo perduto e dare risposte ai pugliesi su tante questioni aperte che incidono sulla loro vita».