Fumata nera per l’elezione del successore di Fabiano Amati, divenuto nel frattempo assessore, alla presidenza della commissione regionale Bilancio. Non bastano i 6 voti del centrosinistra, su 12 componenti, per sbloccare la situazione di stallo che impedisce di rendere nuovamente operativa la commissione chiamata a discutere importanti provvedimenti di natura finanziaria come l’assestamento 2024 e il prossimo bilancio di previsione. Designato alla presidenza è il consigliere regionale Saverio Tammacco ma per la sua elezione servirebbe anche il voto favorevole del collega di Azione, Ruggiero Mennea, attualmente in contrasto con il resto del centrosinistra dopo la nomina non concordata di Amati ad assessore al Bilancio. Mennea non ha partecipato alla votazione sostenendo di non essere stato neanche coinvolto nell’individuazione di Tammacco alla presidenza della commissione. Una situazione di stasi che potrebbe indurre la presidente del consiglio regionale Loredana Capone a ridefinire le rappresentanze di maggioranza ed opposizione in seno alla commissione Bilancio, dal momento che il consigliere Tupputi è transitato dal centrosinistra in Forza Italia modificando equilibri che non sono stati più ricomposti. L’ostruzionismo di Azione non è l’unico tema che provoca fibrillazioni nella maggioranza. Nell’ultima seduta di consiglio regionale è stata discussa la proposta di legge per l’edilizia sociale. Al suo interno una sanatoria per gli occupanti abusivi delle case popolari in possesso di particolari requisiti che ha provocato un acceso dibattito in aula. Emiliano si è detto favorevole alla sanatoria solo in presenza di una convergenza unanime di maggioranza ed opposizioni sul provvedimento. Fratelli d’Italia ha chiesto il ritiro del punto per maggiori approfondimenti, dal gruppo di “Con” la proposta di approvare la legge rinviando solo il contestato comma della sanatoria. A decidere per tutti è stato il presidente Emiliano che, nella speranza di trovare una soluzione condivisa, ha ordinato all’intera giunta di abbandonare l’aula facendo venire meno il numero legale.