I Carabinieri della Stazione di Bitonto hanno eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di P.C., 53enne del luogo che, su disposizione del GIP del Tribunale di Bari, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa), i reati contestati all’uomo, riguardano – tra l’altro – una truffa con usurpazione di funzioni pubbliche, una tentata truffa e una rapina.

I fatti contestati sarebbero iniziati nel mese di gennaio di quest’anno, allorquando l’uomo, con artifizi e raggiri, si presentava al titolare di un’erboristeria della cittadina di Bitonto dichiarandosi militare del Nucleo Antisofisticazione e Sanità. Nella circostanza, simulando un’attività di controllo, induceva il commerciante in errore, contestandogli una sanzione amministrativa e facendosi consegnare prodotti esposti per la vendita e denaro contante per un valore complessivo di circa 400 euro. Qualche giorno dopo si ripresentava presso la stessa attività commerciale, questa volta travestito da “corriere”, richiedendo il pagamento della somma di 155 euro come contrassegno ma veniva riconosciuto ed allontanato. Nel febbraio successivo, recatosi nuovamente sul posto, rapinava il titolare dell’attività del suo portafoglio cui, per allontanarsi, cagionava lievissime lesioni.

Infine, nella prima settimana di marzo, nel pieno centro storico di Bitonto, forzava la vetrina di un’attività commerciale, sottraendo alcune borse da donna lì esposte; in quest’ultima circostanza l’analisi dei filmati da parte degli agenti del locale Commissariato di Polizia permetteva di riconoscere il malfattore.

Gli episodi contestati sono stati ricostruiti grazie all’analisi dei filmati estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza nonché grazie agli ulteriori accertamenti investigativi svolti dai militari dell’Arma coordinati e diretti dall’A.G. di Bari. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G..