E’ giorno di silenzio elettorale nei 10 comuni pugliesi in cui domenica 26 giugno, dalle ore 7 alle ore 23, si tornerà alle urne per eleggere i nuovi sindaci al turno di ballottaggio. A Barletta, unico capoluogo al voto, la sfida più attesa dopo una campagna elettorale senza esclusione di colpi: da una parte Mino Cannito per il centrodestra, ultimo sindaco della città alla ricerca della riconferma dopo la caduta traumatica della sua amministrazione, e dall’altra l’ex dirigente comunale Santa Scommegna per la coalizione di centrosinistra. Il 12 giugno Cannito ha terminato la sua corsa 5 punti e mezzo davanti alla sua avversaria, che al ballottaggio, però, si presenta con una coalizione rafforzata dall’apparentamento chiuso con le liste che al primo turno hanno sostenuto il candidato sindaco della sinistra, Carmine Doronzo.

In provincia di Bari sono ben 5 le città in cui si torna al voto: a Molfetta, Tommaso Minervini va a caccia del secondo mandato consecutivo, forte del 47,86% raccolto al primo turno. A contendergli la fascia tricolore l’ex magistrato Pasquale Drago, fermatosi al 23,65%. A Giovinazzo la sfida è tra Michele Sollecito e Daniele De Gennaro, divisi al primo turno da meno di 4 punti percentuali. Molto più larga la forbice che a Castellana Grotte separa il 47,13% di Domenico Ciliberti dal 17,65% conseguito da Vito Rubino. A Polignano a Mare Maria la Ghezza, sostenuta da M5S e 4 liste civiche, cercherà di confermare l’esito del primo turno, nel quale ha conseguito il 35% dei consensi contro il 23% di Vito Carrieri, alla guida di una coalizione formata da due liste civiche. A Santeramo solo 24 voti, invece, hanno separato al primo round elettorale Vincenzo Casone, per il centrosinistra, dalla sua rivale Michela Nocco per il centrodestra.

In provincia di Lecce va al voto solo Galatina, dove Fabio Vergine, alla guida di una coalizione civica di 11 liste, ha ottenuto al primo turno il 38,75% dei consensi contro il 31,44% di Marcello Amante, per una coalizione civica di 8 liste.

In provincia di Taranto si torna alle urne in tre comuni: a Castellaneta Alfredo Cellamare, sostenuto da Fratelli d’Italia e 5 liste civiche, non ha chiuso la partita al primo turno per una manciata di voti: 49,91% il risultato ottenuto. A sfidarlo Giambattista Di Pippa, con il 36,14% per la coalizione di centrosinistra. Più ridotto il vantaggio conseguito il 12 giugno a Mottola da Giovanni Barulli, per il movimento 5 stelle ed una civica, fermo al 31,19% contro il 28,91 di Angelo Lattarulo, per 4 liste civiche. A Palagiano, infine, sarà ballottaggio tra Domenico Pio Lasigna, forte del 44,28% raccolto al primo turno) e Pietro Rotolo, fermatosi al 28,4%, entrambi alla guida di una coalizione formata da 4 liste civiche.