Lavori cominciati nove anni fa ma ormai bloccati da circa quattro: è la triste storia del “ponte fantasma” sulla provinciale 231, in direzione Terlizzi, ad intersezione con la Poligonale di Bitonto.

Il sovrappasso avrebbe dovuto scavalcare l’ex statale 98 e la ferrovia, diventando un’opera strategica per la viabilità, in quanto utile ad evitare il passaggio di mezzi pesanti nel centro urbano di Bitonto, oltre che indispensabile per le attività artigianali ed agricole.

Inaugurato nell’ottobre del 2013, il cantiere si sarebbe dovuto chiudere entro sei mesi. Invece, dopo una serie di proroghe, da luglio 2018 tutto è rimasto fermo.

Come se non bastasse, negli anni, l’area si è trasformata in una discarica a cielo aperto, con cumuli di rifiuti che inquinano le campagne e invadono la carreggiata. A denunciare questa situazione di degrado, l’ex consigliere regionale Domenico Damascelli che, sulla questione, già nel giugno del 2019, ha promosso un incontro in Regione, aperto ai rappresentanti dell’amministrazione comunale di Bitonto, del Comitato Zona Artigianale e ai tecnici della Città Metropolitana, con l’intento di ottenere risposte circa la ripresa dei lavori. Ma il confronto istituzionale ha portato di fatto ad un nulla di fatto.