Gli studenti pugliesi potranno proseguire con la didattica a distanza o, in alternativa, scegliere di tornare a scuola, qualora lo ritengano opportuno: il Tar di Bari dà ragione al presidente Michele Emiliano e respinge il ricorso presentato dal Codacons di Lecce e alcuni genitori contro l’ordinanza firmata dal governatore pugliese il 5 gennaio scorso.

Le lezioni da casa restano quindi comunque valide sino al 15 gennaio, giorno in cui scade l’ordinanza regionale e che dovrà quindi essere prorogata oppure superata da un ulteriore provvedimento, magari attraverso il nuovo Dpcm del Governo.

Il presidente del Tar barese, Orazio Ciliberti, ha rigettato la richiesta di sospensione in via d’urgenza, fissando per il 3 febbraio la prossima udienza per trattare la questione, quando ormai l’ordinanza non sarà già più in vigore.

Secondo i giudici del Tribunale Amministrativo Regionale non esistono infatti i presupposti per sospendere il provvedimento e, in particolare, non esiste un danno grave ed irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio, anche in considerazione del beve periodo di vigenza.

In sostanza, la decisione di Emiliano di lasciare alle famiglie la facoltà di scegliere tra didattica a distanza o lezioni in aula, in questo particolare momento di pandemia, non lede il diritto all’istruzione.

Il ricorso al Tar di Bari era stato presentato all’indomani dell’entrata in vigore dell’ordinanza regionale che, secondo alcuni genitori rappresentati dal Codacons, creava confusione e non era giustificata dalle condizioni epidemiologiche nella regione.