La “caccia” ai prezzi più bassi in Puglia non decolla. L’indagine portata avanti dal Confesercenti Bari non ha dato i risultati sperati, dopo una stima fatta a 48 dall’inizio dei saldi invernali su tutto il territorio barese. Bassa l’affluenza,  secondo Confesercenti, per colpa del mancato inizio della stagione degli sconti nel weekend. Compere che stentano a decollare per la poca forza finanziaria, ma anche per il generale scoraggiamento a girare nei negozi a causa dell’emergenza sanitaria. E poi ancora il maltempo, con le abbondanti piogge dei primi due giorni dei saldi invernali. Insomma un situazione preoccupante. Confesercenti Bari prevede un ribasso dei ricavi del 50% rispetto all’anno scorso. Per tale ragione molti esercenti stanno provando a riorganizzarsi cercando di compensare con le vendite online.

L’Associazione di categoria punta il dita contro la chiusura nei giorni prefestivi  come la vigilia di Natale e quella di Capodanno. «Un danno enorme solo in quelle date – spiega Confesercenti – le perdite subite sono paragonabili a quelle di un intero mese lavorativo». La luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana dunque. I negozianti all’ingrosso, secondo quanto spiegato da Confesercenti Bari, temono di non poter più rifornire i negozi con la nuova merce, se le vendite non dovessero aumentare. «Di questo passo – conclude l’associazione di categoria – non si possono escludere chiusure nel giro di un paio di mesi».