La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta per far luce sul caso della bambina di 5 mesi deceduta all’ospedale “Gaslini”, dopo essere stata a lungo ricoverata presso la struttura pediatrica “Giovanni XXIII” di Bari. Il reato ipotizzato è di omicidio colposo a carico di ignoti. Fatale per la piccola un arresto cardiaco che l’ha stroncata nel reparto di Cardiochirurgia della struttura sanitaria genovese, poco prima di essere sottoposta ad un delicato intervento chirurgico che avrebbe potuto salvarle la vita.

La bimba era arrivata da Bari la notte di sabato primo febbraio in condizioni molto critiche a causa di una cardiopatia congenita complessa. Il giorno successivo è stata sottoposta a tutti gli accertamenti del caso, sino a quando, alla luce del grave peggioramento del suo quadro clinico, i medici hanno deciso di operarla d’urgenza ma non ne hanno avuto il tempo.

I genitori hanno sporto denuncia per far luce sulle cause della morte della bambina. La Procura di Genova ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita nelle prossime ore. Il fascicolo d’inchiesta è stato trasmesso per competenza a Bari, visto che le presunte negligenze sarebbero avvenute al “Giovanni XXIII”, dove la piccola è rimasta ricoverata per diversi giorni e sottoposta ad un intervento chirurgico, prima che i genitori decidessero per il suo trasferimento presso l’ospedale ligure. Intanto la direzione sanitaria del Policlinico, da cui dipende l’ospedale pediatrico, ha avviato un’indagine interna per verificare il percorso diagnostico e terapeutico assicurato alla bimba durante la sua permanenza al “Giovanni XXIII”.

Inoltre, nell’ambito di una riorganizzazione del blocco cardiologico, è stata disposta anche la sospensione degli interventi chirurgici e delle procedure interventistiche presso la struttura pediatrica barese. Lo stop durerà per almeno un mese, sino a quando non sarà attivato un nuovo reparto con sette posti letto ad alta tecnologia. Nel frattempo, i casi più gravi saranno gestiti dall’ospedale “Bambino Gesù” di Roma.