Nell’ambito della costante attività istituzionale di controllo del territorio volta alla repressione dei traffici illeciti, assicurata dai Reparti del I Gruppo Bari, sono state sequestrate in provincia di Bari varie dosi di droga ed è stato arrestato un soggetto di anni 36, responsabile dello spaccio delle sostanze stupefacenti.

In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Altamura hanno sottoposto a controllo un soggetto locale, segnalato dai residenti del posto per lo strano andirivieni dal cimitero che effettuava, più volte al giorno, a bordo di una bicicletta. I militari operanti – insospettiti dall’atteggiamento di forte tensione nonché dalle dichiarazioni incerte fornite dallo stesso in merito ai suoi continui passaggi in zona – hanno deciso di effettuare più approfonditi accertamenti nei suoi confronti.
Le Fiamme Gialle hanno, quindi, proceduto alla perquisizione personale del ciclista rinvenendo – abilmente occultate negli indumenti intimi – 5 dosi di cocaina pronte per essere spacciate; poi, hanno proseguito le attività investigative effettuando una perquisizione presso la sua abitazione dove hanno sequestrato ulteriore sostanza stupefacente (marijuana e hashish per complessivi 8 grammi) nonché denaro contante. Il trentaseienne è stato, quindi, sottoposto agli arresti domiciliari per traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e messo a disposizione della competente Autorità Giudiziaria barese.

Nella stessa giornata i Finanzieri della Tenenza di Mola di Bari, nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, hanno scorto lungo una strada poderale in agro di Rutigliano un voluminoso involucro di plastica ivi abbandonato, sigillato con nastro adesivo. Pertanto, la pattuglia ha raccolto tale involucro sottoponendolo ad un’accurata ispezione dalla quale è emerso che lo stesso – anche a seguito di analisi speditive effettuate con il “drug test” – conteneva circa 200 grammi di “Cobret”, comunemente denominata anche “eroina dei disperati”.

I militari hanno, quindi, proceduto al sequestro della sostanza stupefacente dal colore marroncino – ricavata dagli scarti dell’eroina e tagliata con sostanze tossiche – che viene commercializzata soprattutto nella zona di Scampia, ma che si sta rapidamente diffondendo anche in altre città del sud Italia. L’assunzione avviene attraverso iniezione della polvere sciolta in acqua con acido citrico ovvero inalazione diretta della stessa o dei fumi derivanti dalla sua combustione e gli effetti, di durata ridotta, causano un immediato senso di eccitazione nonché di onnipotenza e sembrerebbero essere simili a quelli di un morso di un cobra (da cui deriverebbe il nome “Cobret”).