Nella serata di sabato scorso nella sezione opere prime e seconde del Panorama internazionale il Premio Bif&st International per la Miglior Regia è stato consegnato ad ALI VATANSEVER per il film turco SAF. Ispirandosi a modelli illustri della storia del cinema, questo giovane cineasta racconta il mondo del lavoro e il neo-capitalismo turco come una perenne guerra fra poveri e mette in evidenza i drammi umani e sociali sia degli operai turchi, sia degli immigrati siriani. Un film ambientato in un quartiere della parte asiatica di Istanbul, ma che diventa un ritratto dell’Europa contemporanea.

«Quando ho iniziato a lavorare a questo progetto – ha raccontato Vatansaver – ero molto polarizzato perché ero concentrato sul problema dell’inurbamento, poi lavorando con le comunità sono riuscito a comprendere meglio le criticità e ad abbandonare questa polarizzazione. Parlando con le persone ho compreso quanto fosse importante per loro lottare, riguarda la loro sopravvivenza come essere umani.


Nella stessa occasione poi, la direzione artistica del Bif&st ha conferito una Menzione Speciale all’attrice MARTINA APOSTOLOVA per il film bulgaro IRINA di Nadejda Koseva, che dà vita a un personaggio che attraversa il film come una forza della natura, e che sarà difficile dimenticare.

Irina è una cameriera part-time di una cittadina bulgara. Il giorno stesso in cui viene licenziata, suo marito resta coinvolto in un grave incidente. La famiglia di Irina si ritrova così improvvisamente vittima della povertà. Per sbarcare il lunario, Irina decide di diventare madre surrogata. La lotta, la disperazione, il seme della vita che le cresce in grembo trasformano completamente la sua vita. Lentamente, Irina scopre cosa significhi amare e perdonare.

«Fortunatamente IRINA – ha commentato la Apostolova – è stato premiato in tantissimi festival ed è stato bello vedere l’apprezzamento del pubblico per la lotta che racconta. Per quanto riguarda la preparazione del mio personaggio è stata un’esperienza complessa ma interessante – ha continuato l’attrice. Ho fatto molte ricerche riguardo la gravidanza e la questione dell’utero in affitto e ho seguito una preparazione sia fisica che psicologica