Una frode fiscale da quasi 300 milioni di euro, messa in atto da un’associazione a delinquere, attraverso un consorzio di società operanti nel settore della macellazione. È la scoperta fatta dai militari della Guardia di Finanza di Rho (provincia di Milano) nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Procura del capoluogo lombardo.

In manette sono finite 17 persone (5 in carcere e 12 ai domiciliari), mentre per quattro professionisti è stato disposto l’obbligo di firma.

L’operazione, eseguita all’alba di questa mattina, ha anche portato al sequestro, ai fini di confisca, di oltre 90 proprietà immobiliari, tra ville di lusso, appartamenti, ristoranti e locali notturni.

Tra i beni oggetto del provvedimento, ci sono anche alcune quote dell’Unione Sportiva Bitonto, società calcistica che ha militato nell’ultima stagione dell’Eccellenza pugliese e che, nelle scorse settimane è stata assorbita dalla Molfetta Sportiva.

Tra gli elementi di spicco del sodalizio, in base a quanto emerso nell’inchiesta, c’erano gli imprenditori Angelo Basile e il bitontino Francesco Giordano, amministratore di fatto della società calcistica. I due si trovano adesso agli arresti assieme a Francesco Paolo Noviello, amministratore di diritto del club neroverde.

Secondo gli inquirenti, l’organizzazione aveva escogitato un sistema per non pagare le tasse e arricchirsi in maniera illecita.

Oltre alle quote della squadra di calcio, nel territorio del Barese sono stati sequestrati anche un locale sul lungomare Cristoforo Colombo di Bari e un ristorante nel centro di Bitonto.