Estorsione continuata in concorso e furto continuato in concorso, aggravati dal metodo mafioso. A vario titolo sono finiti in carcere in 5 tutti affiliati al clan mafioso degli “Strisciuglio” operante nel Quartiere Libertà di Bari. L’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere, è avvenuto nella mattinata di oggi lunedì 27 febbraio, ad opera della Polizia di Stato ed emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, Direzione Distrettuale Antimafia.

I fatti contestati riguardano numerose estorsioni portate a compimento nei confronti di diversi commercianti del quartiere Libertà di Bari. In particolare, le indagini compiute dalla Squadra Mobile di Bari hanno permesso di appurare la realizzazione, a tappeto, da parte di esponenti del clan Strisciuglio, coagulati attorno alla figura di Remini Domenico, di estorsioni nei confronti di commercianti del citato quartiere, costretti a versare agli indagati, continuativamente, somme di denaro ovvero cedere prodotti alimentari o di altro genere.

Le attività investigative, svolte a partire dall’ottobre del 2016, hanno permesso di squarciare il velo di omertà che aleggiava sui piccoli imprenditori operanti nel quartiere Libertà che, fino a quel momento, non avevano denunciato i plurimi taglieggiamenti di cui erano vittima per timore di atti ritorsivi, finanche nei confronti dei propri familiari. Le indagini, condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile, corroborate da numerose audizioni testimoniali di alcuni commercianti e supportate dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, hanno consentito di accertare l’appartenenza degli arrestati al sodalizio criminale operante nel quartiere “Libertà”, riferibile al clan mafioso denominato “Strisciuglio”.