I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria Bari hanno arrestato due soggetti per detenzione di un intero arsenale e ne hanno denunciato un terzo, per il possesso ingiustificato di un giubbotto antiproiettile. Da tempo, infatti, nella città di Bari è guerra tra i vari gruppi criminali. Gli episodi criminosi, manifestatisi anche con gravi fatti di sangue, sono legati alla volontà di affermazione della supremazia territoriale di alcuni gruppi, alcuni dei quali stanno attraversando una situazione di incertezza dovuta alla collaborazione di alcuni adepti, anche di rango verticistico, con la giustizia.

In tale delicato contesto il dato più allarmante che si registra è quello della presenza di armi e munizioni all’interno delle aree interessate dal conflitto (Bari Fesca – San Girolamo, Bari vecchia e altre zone della città). Per tale ragione i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari nella giornata di ieri hanno eseguito alcune perquisizioni di iniziativa finalizzate alla ricerca di armi nei confronti di alcuni soggetti contigui ad ambienti di criminalità organizzata. Le perquisizioni hanno permesso di rinvenire 4 pistole marca Beretta (Mod. 98 FS, P4 Storm e mod.70 cal.7,65) e 2 pistole marca CZ calibro 9×19 nonché 8 caricatori, 1 silenziatore, 688 proiettili di vario calibro, fra cui n. 37 cartucce 9×19 P.B. (munizionamento da guerra/uso militare). A finire in manette sono due cittadini italiani, con legami di parentela con appartenenti al clan Strisciuglio.

Le armi, di cui tre con matricola abrasa ed una oggetto di furto, denunciato a Bologna nel 2010, erano custodite all’interno di un compressore d’aria opportunamente modificato. Al termine della perquisizione, espletate le formalità di rito, i due uomini sono stati condotti presso il carcere di Bari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In una prospettiva di prevenzione, l’operazione di servizio assume ulteriore efficacia atteso il rinvenimento oltre che delle armi anche di un silenziatore ed un giubbotto antiproiettile.