Il gup del Tribunale di Bari Antonio Diella ha condannato a 14 anni di reclusione i tre responsabili, rei confessi, dell’omicidio di Cristian Midio, il 21enne ammazzato a Bari in via Giulio Petroni il 3 novembre 2015. Al termine del processo con rito abbreviato il giudice ha condannato, riconoscendo la premeditazione ma escludendo l’aggravante mafiosa, il pregiudicato Giuseppe Simeone, che quando fu arrestato per questo delitto decise di diventare un collaboratore di giustizia, rivelando nei mesi successivi dettagli sui traffici illeciti dei clan baresi.

Per l’omicidio volontario di Midio sono stati condannati anche Danilo Siciliani e Nicola Angiola, ritenuti gli esecutori materiali. Stando alle indagini della Squadra Mobile e del Gico della Guardia di Finanza, coordinate dal magistrato Roberto Rossi, Simeone avrebbe ordinato l’assassinio e fornito l’arma ai sicari, Angiola avrebbe guidato la moto che ha condotto i due killer sul luogo dell’omicidio e a fare fuoco sarebbe stato Siciliani.