Home Attualità Puglia, flessione per i contratti nei settori più esposti all’Intelligenza Artificiale

Puglia, flessione per i contratti nei settori più esposti all’Intelligenza Artificiale

IA non rappresenta più una prospettiva futura, ma una trasformazione già in corso

L’intelligenza artificiale non rappresenta più una prospettiva futura, ma una trasformazione già in corso che sta ridisegnando profondamente il mercato del lavoro. Tra il 2015 e il 2024, alcune delle professioni più vulnerabili che già registravano un calo significativo, hanno sperimentato un ulteriore calo delle attivazioni (ad esempio una contrazione del 66% nel settore dei call center). L’introduzione di chatbot, assistenti virtuali e sistemi intelligenti sta sostituendo progressivamente le mansioni a basso contenuto cognitivo, determinando una riconfigurazione profonda delle competenze richieste. Le analisi individuano Lecce, Bari e Brindisi come le province più esposte secondo l’indice C-AIOE, che misura la vulnerabilità tecnologica delle professioni, ma anche l’integrazione crescente dell’IA nei processi. L’analisi si è anche soffermata sul fenomeno della precarizzazione, osservato mediante la riduzione della durata media dei contratti delle professioni più esposte. Sono alcuni dei dati di uno dei due report presentati nel corso dell’incontro “Il futuro del lavoro in Puglia: l’impatto dell’IA sulle professioni e i nuovi green jobs” nell’ambito delle attività dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro in Puglia. I lavori hanno rappresentato un importante momento di confronto e approfondimento su temi centrali per lo sviluppo economico e occupazionale della regione, con la presentazione di due nuovi report che offrono un quadro aggiornato sulle trasformazioni in atto nel mercato del lavoro pugliese. I due studi hanno offerto nuovi strumenti operativi, utili a orientare le politiche attive e formative regionali, sostenere l’occupazione qualificata e promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. La transizione ecologica e la blue economy stanno aprendo nuove frontiere occupazionali in Puglia. È quanto emerge dal report su “Studio prospettico sui green jobs – Approfondimento sulle professioni verdi”, che evidenzia una crescita costante della domanda di lavoro legata alla sostenibilità ambientale e all’economia circolare. Tra i settori più promettenti emergono quelli legati alla gestione dei rifiuti, all’efficienza energetica e alla tutela degli ecosistemi costieri.

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