Avrà inizio il prossimo 7 ottobre, davanti alla Corte d’Assise di Bari, il processo a carico di Paolo Natale Guglielmi, di 22 anni, accusato dell’omicidio di Nardev Singh, 38enne di nazionalità indiana, ucciso a colpi di pistola, il 31 maggio 2024, all’esterno di un capannone di Ceglie del Campo, quartiere alla periferia sud di Bari.
Il GUP del Tribunale del capoluogo Gabriella Pede, così come chiesto dal Pubblico Ministero, ha infatti rigettato la richiesta di rito abbreviato avanzata dai legali dell’imputato.
Il ragazzo, secondo l’ipotesi dell’accusa, la sera del delitto avrebbe raggiunto in compagnia di altri due giovani, all’epoca minorenni, l’edificio abbandonato dove, oltre alla vittima, dimoravano tra sporcizia e rifiuti altri senzatetto di nazionalità indiana, pakistana e italiana. Qui il 22enne avrebbe richiamato l’attenzione dei presenti, per poi esplodere due colpi con una pistola a salve modificata all’indirizzo della vittima, al solo scopo di testare l’arma, acquistata il giorno stesso, contro un bersaglio umano. Un proiettile raggiunse in pieno petto il cittadino straniero, causandone la morte.
Le indagini, condotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari, si sono fondate sulle audizioni di alcuni testimoni oculari e sull’esame di alcuni filmati registrati da telecamere di videosorveglianza, oltre che sulle intercettazioni telefoniche che hanno riguardato le persone che si trovavano nell’alloggio di fortuna al momento dell’omicidio. Determinanti, ai fini dell’inchiesta, sono state anche le rivelazioni del collaboratore di giustizia Michele Guglielmi, nipote dell’imputato.
























