È attesissima nel capoluogo pugliese la decisione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sull’ipotesi scioglimento del Comune di Bari, per presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria locale. Il termine per la conclusione del procedimento ispettivo, nato dall’inchiesta “Codice interno” scade oggi, 7 febbraio. Stessa data in cui è stata fissata la riunione del Consiglio dei ministri, che si è conclusa intorno alle 12.30, durante la quale però non era prevista all’ordine del giorno la discussione della relazione che il prefetto di Bari, Francesco Russo, in occasione del Comitato per l’ordine e la sicurezza del 6 novembre scorso, in cui era presente anche il procuratore Roberto Rossi, ha inviato a Piantedosi sulle conclusioni della Commissione d’accesso che, da marzo a settembre, ha valutato le possibili infiltrazioni mafiose all’interno del Comune di Bari. Il ministro dell’Interno, che ha studiato il fascicolo in questi tre mesi, dovrà informare i ministri sulla base di quanto proposto dal Prefetto Russo che, sembrerebbe da indiscrezioni, non avrebbe indicato lo scioglimento dell’amministrazione comunale, ma solo provvedimenti nei confronti delle municipalizzate Amtab, Amgas e Multiservizi. Considerando il weekend, notizie potrebbero arrivare lunedì 10 febbraio o addirittura la discussione potrebbe essere incardinata lunedì per essere discussa in un Consiglio successivo. L’inchiesta finora ha già causato il commissariamento dell’Amtab, la municipalizzata dei trasporti, nella quale risultavano assunte diverse persone legate ai clan, soprattutto il clan Parisi del quartiere Japigia, poi licenziate.