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«Fitto commissario europeo», l’annuncio della Meloni: lascerà il governo per andare a Bruxelles

La premier punta a ottenere una vicepresidenza. E si apre la partita per la sostituzione nell'esecutivo: in ballo le deleghe su Sud e Pnrr

l governo italiano indica il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto come commissario europeo: lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri. Fitto, 55 anni, di Maglie, espressione di Fratelli d’Italia, è titolare delle deleghe al Sud e al Pnrr che ora dovranno essere riassegnate.

“Oggi stesso comunicherò alla presidente von der Leyen il nome di Raffaele Fitto come commissario europeo – ha proseguito Meloni – e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo, ma è una scelta necessaria”.

Così, a quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni durante l’annuncio in Consiglio dei ministri. “Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia nei prossimi anni – ha aggiunto -. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati”. “Ritengo opportuno condividere con tutti voi, dopo averlo fatto già da tempo con gli altri leader della maggioranza, una decisione estremamente importante – ha spiegato Meloni ai ministri annunciando la designazione di Fitto -. Ho ricevuto la lettera della Presidente della Commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al Governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo, che “oggi stesso”, ha aggiunto, comunicherà alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

“Ovviamente – ha proseguito la Meloni – continuiamo a lavorare sul ruolo che chiediamo venga affidato all’Italia. E, nonostante veda molti italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra nazione, non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l’Italia, nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. E, oggi, possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d’Europa”. L’Italia punta a un ruolo di primo piano nella commissione europea, che significa una delle deleghe più importanti (come la Concorrenza, oggi in mano al commissario uscente Paolo Gentiloni), oppure a una delle vicepresidenze. Per Fitto i rumors di Bruxelles parlavano della delega ai Fondi di coesione e al Pnrr, che nella burocrazia europea è considerata di secondo piano.

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