Provano a superare le recenti divergenze Vito Leccese e Michele Laforgia. Ieri pomeriggio, infatti, il sindaco di Bari e il penalista, anch’egli in corsa alle recenti Amministrative per la carica di primo cittadino, si sono incontrati per chiarire le ragioni delle incomprensioni sull’impegno, pubblicamente assunto da entrambi prima del ballottaggio, di governare assieme riunendo tutte le componenti della coalizione progressista con «criteri di rappresentatività, competenza e pari dignità», ha spiegato Leccese in una nota.
Al centro della discussione il documento che la Convenzione per Bari aveva inviato al primo cittadino. «Ho ribadito la mia volontà di condividere, nel rispetto dei ruoli, le scelte di fondo dell’amministrazione, la definizione del nuovo sistema delle deleghe assessorili, che dovranno garantire innovazione e testimoniare le priorità del governo cittadino – ha aggiunto Leccese –, continuando e ultimando il percorso tracciato nelle settimane scorse».
Il sindaco è tornato anche sulla querelle relativa all’ordinanza anti-degrado per le piazze Umberto e Moro. «Abbiamo chiarito le rispettive posizioni in merito. Trattandosi di un atto a scadenza e di natura assolutamente temporanea e sperimentale, potrà essere opportunamente integrata, soprattutto relativamente al potenziamento dei servizi di protezione sociale dei fenomeni di marginalità cittadina. Il dialogo, quindi, non è chiuso. Nelle prossime ore ultimerò le mie valutazioni per garantire alla città una squadra di governo con la quale affronteremo le sfide programmatiche che hanno accompagnato la campagna elettorale», ha concluso Leccese.
Riprende, quindi, anche la discussione relativa alla composizione della nuova Giunta. Sull’argomento Laforgia ha ribadito di non essere personalmente interessato a nessun incarico e a nessun ruolo, ma si è dichiarato pronto a compiere ogni sforzo utile per l’unità della coalizione progressista, riservandosi di verificare assieme alle forze politiche della Convenzione se esistono le condizioni per partecipare al governo della città.