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Tangente in cambio di favori, chiuse le indagini confronti dell’ex magistrato Michele Nardi

Accusato di tentata concussione insieme ad un commercialista, vittima un imprenditore barlettano

La Procura di Bari ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini nei confronti dell’ex magistrato Michele Nardi, 57 anni, accusato di tentata concussione in concorso con il commercialista barese Massimiliano Soave, per aver chiesto una tangente di 300mila euro ad un imprenditore barlettano in cambio dell’annullamento delle sue cartelle esattoriali. L’ex gip è coinvolto nell’inchiesta in qualità di componente della commissione tributaria regionale che nel novembre 2018 discusse i ricorsi presentati dall’imprenditore, parzialmente accolti in primo grado ma poi impugnati dall’Agenzia delle Entrate. Prima dell’appello Nardi, con l’intermediazione di Soave, avrebbe chiesto alla vittima 300mila euro per indirizzare la causa in suo favore. L’imprenditore barlettano, titolare di alcune gioiellerie, avrebbe rifiutato la proposta e denunciato la tentata concussione. La vicenda nacque nel 2018 quando l’uomo avviò i lavori di realizzazione di un albergo a Bisceglie. Da una denuncia anonima scaturì un procedimento penale dal quale l’imprenditore venne assolto con sentenza definitiva ma gli accertamenti fiscali che ne seguirono portarono ad una maxi sanzione e all’invio di cartelle esattoriali per due milioni di euro. Per indirizzare i ricorsi presentati alla giustizia tributaria, Nardi con l’aiuto di Soave avrebbe chiesto alla vittima il 20% della sanzione, cioè 400mila euro poi scesi a 300mila. Pochi mesi dopo questa vicenda iniziarono i guai per l’ex magistrato finito al centro delle indagini sulla presunta giustizia truccata nel Tribunale di Trani. Dopo l’annullamento della sentenza di primo grado, lunedì è attesa la decisione della Cassazione che dovrà esprimersi sulla competenza del Tribunale che dovrà nuovamente occuparsi del caso.

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