La Corte d’Appello di Lecce ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti dell’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis in riferimento alle accuse di corruzione. Ma la misura cautelare resta, invece, per quanto riguarda la condanna in primo grado relativa alle accuse di traffico e detenzione di armi, esplosivi e ricettazione. La richiesta di revoca dei domiciliari era stata avanzata dai legali di De Benedictis. In questo contesto, relativo alla corruzione, l’ex gip è stato condannato a 9 anni e 8 mesi in primo grado, esattamente un anno fa – a marzo 2022 – insieme all’ex penalista barese Giancarlo Chiariello per quatto presunti episodi di corruzione in atti giudiziari relativi a tangenti ottenute in cambio di scarcerazioni. Il processo di appello è cominciato martedì 28 marzo davanti al Tribunale di Lecce.

Giuseppe De Benedictis, come detto, resta però ai domiciliari per un altro procedimento relativo al traffico e detenzione di armi, esplosivi e ricettazione, in concorso con un imprenditore agricolo e un caporal maggiore capo scelto dell’Esercito. Si tratta della stessa vicenda che ha portato alla scoperta di numerose armi in una villa di Andria. In questo caso l’ex gip di Bari è stato condannato in primo grado a 12 anni e 8 mesi di reclusione: sentenza arrivata a giugno dello scorso anno.