Un azionista della Banca Popolare di Bari ha vinto una causa legale contro l’istituto di credito, condannato a risarcire oltre 27mila euro. Così ha deciso il Tribunale di Trani, con una sentenza depositata il 26 gennaio scorso. L’uomo, un molfettese di 92 anni, era stato indotto ad acquistare le azioni della banca barese senza che gli fosse stata fornita un’adeguata informativa sulle caratteristiche dell’investimento.

Soddisfatti della sentenza gli avvocati Antonio e Giulio Calvani, dell’Unione Nazionale Consumatori, che hanno difeso in giudizio il risparmiatore molfettese, secondo i quali “la decisione del giudice Giuseppe Rana conferma completamente la tesi secondo la quale la Banca ha venduto a tappeto dei titoli a rischio, non svolgendo alcuna corretta valutazione sull’adeguatezza dell’investimento proposto ai risparmiatori e senza informarli dei rischi cui potevano andare incontro”.

“Questa sentenza è molto importante – hanno commentato i due legali – anche perché, in modo puntuale e approfondito, ribalta un precedente orientamento dello stesso Tribunale che, con un diverso Giudice, aveva in passato rigettato una analoga domanda proposta da un risparmiatore. Possiamo dire con soddisfazione, quindi, che anche il Tribunale di Trani si schiera dalla parte dei risparmiatori “traditi” e azzerati, come già fatto in numerose altre pronunce favorevoli, su vicende analoghe, anche dai Tribunali di Bari, Brindisi, Taranto e Lecce.”