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Il PIL della Puglia cresce del 6,6%, mentre la spesa dei fondi comunitari (2014-20) arriva al 95%

Le notizie di Istat e commissione europea per il fine anno della regione più virtuosa del mezzogiorno

ll Pil della Puglia nel 2021 cresce di 6,6 punti percentuali rispetto al 2020, e il reddito disponibile delle famiglie, nello stesso anno, aumenta del 4,6%, un dato quest’ultimo che colloca la Puglia al secondo posto in Italia. Il focus sui dati diffusi dall’Istat, nel dettaglio, pone la Puglia ottava in Italia per Prodotto Interno Lordo. Si passa dai 67,078 miliardi del 2020 ai 71,533 del 2021. Un aumento di 4,455 miliardi, superiore in termini percentuali a quello del Mezzogiorno (+6,0%) e in linea con la crescita registrata a livello nazionale (+6,7%). Quanto al reddito delle famiglie, ha segnato per il complesso dell’economia nazionale una crescita del 3,7% rispetto al 2020.

Buone notizie per la Puglia arrivano anche dalla spesa dei fondi arrivati dall’Unione Europea. A dicembre, infatti, è stata presentata dalla Regione ai servizi specifici della Commissione europea una nuova dichiarazione di spesa che per i fondi del POR Puglia, per gli anni 2014-2020, porta la spesa complessiva ad aver superato abbondantemente i 4 miliardi di euro pari al 95% della dotazione complessiva del programma. Tra le altre cose il termine ultimo per spendere le risorse residue è fissato a livello comunitario al 31 dicembre 2023 ed è quindi probabile che la Puglia riesca a spendere interamente la propria dotazione.

«In un contesto gravemente segnato degli effetti della guerra, la Puglia si colloca a pieno titolo in quella parte del Paese, non solo del Mezzogiorno, più reattiva ed attenta a cogliere le opportunità presenti – ha spiegato il Presidente della Regione Michele Emiliano – Imprese, cittadini, Comuni, enti pubblici, università, enti di ricerca e di formazione, costituiscono il capitale sociale di un territorio che guarda all’Europa con sempre maggiore consapevolezza del proprio potenziale e delle proprie possibilità».

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