Nell’ambito di un’autonoma attività di servizio posta in essere dalla Tenenza di Putignano, volta alla tutela e alla salvaguardia del consumatore, è stato scoperto un seminterrato adibito ad ambulatorio medico, gestito da un cittadino di etnia cinese, dove venivano praticate la massoterapia e l’agopuntura in assenza del titolo abilitativo e delle previste autorizzazioni rilasciate dall’A.S.L. e dal Comune.

Le investigazioni svolte, eseguite mediante mirate osservazioni, controlli, pedinamenti ed acquisizione in atti di dichiarazioni rese dai clienti dell’ambulatorio, hanno permesso di sorprendere, in flagranza di reato, il titolare del centro nell’intento di praticare l’agopuntura.

All’atto dell’intervento, è stata riscontrata all’interno dei locali la presenza di una copiosa clientela, proveniente anche da fuori Provincia, che si stava sottoponendo ai trattamenti o era procinto di farlo.

Nel seminterrato sono stati rinvenuti oltre 25.000 prodotti, privi di tracciabilità, quali aghi per agopuntura, medicinali e integratori a base di erba di provenienza cinese, per un valore complessivo stimato di circa 150.000 euro.

Singolare è risultato il rinvenimento di un recipiente in PET contenente migliaia di aghi utilizzati per l’agopuntura, a conferma sia dei numerosi clienti sia delle precarie condizioni igieniche in cui veniva esercitata l’attività.

Il titolare del centro è stato deferito alla competente Procura della Repubblica per esercizio abusivo della professione medica (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa).

Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro preventivo d’urgenza i locali adibiti a sala massaggi, completi di attrezzature (lettini, lampade riscaldanti e sterilizzatori) e a sequestro probatorio gli aghi e i medicinali rinvenuti. Infine, sono stati interessati, per gli adempimenti di propria competenza, l’A.S.L. e il Comune.

L’attività in rassegna è testimonianza dell’impegno profuso dal Corpo nel colpire quei fenomeni che, nella loro globalità, costituiscono ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale nonché a contrastare, in un’ottica trasversale, ogni forma di illecito in materia di spesa pubblica e sanitaria a tutela e salvaguardia della collettività. La conduzione illecita delle attività nel settore sanitario, infatti, oltre a danneggiare i professionisti onesti, rappresenta un grave rischio per la salute dei cittadini.