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Turismo sostenibile: dalla Regione Puglia interventi per 3,2 milioni sulla rete dei cammini

Gli interventi, esecutivi a partire dal 2023, interesseranno principalmente le aree extraurbane di vari comuni in tutte le province pugliesi

Il sistema integrato dei Cammini di Puglia verso la piena fruibilità. Nel Palazzo di Presidenza della Regione Puglia, a Bari, è stato presentato il programma regionale di interventi da 3,2 milioni di euro per l’infrastrutturazione della rete dei cammini e degli itinerari culturali pugliesi.
Il progetto, istruito dagli uffici dell’Assessorato al Turismo in linea con gli indirizzi regionali per il riconoscimento di iniziative sui cammini, è coperto dal Fondo unico nazionale del turismo (FUNT in conto capitale) in compartecipazione a risorse già stanziate in bilancio regionale. Lo scorso settembre, lo studio di fattibilità era stato presentato in Conferenza Stato-Regioni ed ammesso a finanziamento dal Ministero del Turismo. Gli interventi, esecutivi a partire dal 2023, interesseranno principalmente le aree extraurbane di vari comuni in tutte le province pugliesi e, nel dettaglio, riguarderanno: la realizzazione della segnaletica, delle aree di sosta, di installazioni artistiche e di cartelli informativi e di benvenuto sulla Via Francigena e lungo gli altri cammini della Puglia; il recupero di edifici pubblici per la costruzione di ostelli e la messa in sicurezza dei percorsi. I cammini sono promossi da diversi decenni in paesi come la Spagna, qui generano un indotto di 200 milioni di euro all’anno con quasi mezzo milione di presenze. Anche in Portogallo e in Francia vi sono notevoli investimenti in infrastrutture e promozione.
In Italia cresce il numero di cammini e di “credenziali”, ovvero passaporti che attestano lo status di viaggiatore lento: questi sono oggi oltre 59 mila, mentre nel 2017 erano circa 23 mila. L’indotto stimato sulla base delle credenziali distribuite è di circa 27 milioni di euro, che arrivano a 52 milioni se si considera la totalità dei camminatori, anche senza credenziale, e la fruizione parziale dei percorsi.

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