La giornata del Bif&st 2022 di venerdì 1° aprile è stata la giornata di Vinicio Marchioni. L’attore, infatti, in serata, sul palcoscenico del Petruzzelli, ha ritirato il premio Vittorio Gassman per il miglior attore protagonista nel film Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis, proiettato nella mattinata, nello stesso teatro.

Marchioni ha dedicato il premio a chi ha lavorato con lui, alla moglie che sempre lo ha supportato e soprattutto “a chi si alza presto, a chi fa lavori umili in provincia e a quei genitori che insegnano ai propri figli valori importanti per essere persone migliori”.
Con Vinicio Marchioni e Giacomo Ferrara, Ghiaccio racconta la storia di Giorgio (Giacomo Ferrara), un ragazzo che vive insieme alla madre nella periferia di Roma e sogna di diventare un campione di boxe. Il padre di Giorgio è morto per omicidio anni fa, lasciando al giovane un pesante fardello: un debito con la malavita locale. Per questo Giorgio non si sente libero di vivere tranquillamente la sua vita, a credere in lui, però, c’è Massimo (Vinicio Marchioni), un ex pugile che ha riposto in Giorgio la speranza in un futuro che lui non è mai riuscito a ottenere. Grazie al sostegno di Massimo, Giorgio entrerà nel mondo della boxe e cercherà il suo riscatto. Fuggire dalla criminalità, però, non sarà semplice. La stori è ambientata a Roma nel 1999.

«Per il loro primo film Moro e De Leonardis hanno pensato subito a me per il ruolo di Massimo, mi hanno fatto leggere la sceneggiatura e io sono rimasto colpito dall’umiltà e dalla serenità con i quali il mio personaggio affronta il suo fallimento. Il ruolo ha richiesto una preparazione fisica. Mi sono allenato per tre mesi, due volte al giorno – ha raccontato Marchioni – nella palestra di Giovanni De Carolis, campione del mondo dei pesi supermedi, mentre mia moglie Milena Mancini mi sottoponeva a una dieta ferrea. Dalla palestra di De Carolis, siamo poi passati alla palestra dove è stato girato il film e che esiste veramente al Quarticciolo. È una palestra che fu occupata e ristrutturata da un gruppo di ventenni dell’epoca e che da allora ha tirato fuori dalla strada e dal crimine tantissimi ragazzi».

In merito ai registi, Marchioni ha dichiarato: «Fabrizio è un grande raccontatore di emozioni che fino ad ora aveva affidato solo alle canzoni. Alessio è stato regista dei suoi videoclip e conosce la tecnica cinematografica, Fabrizio seguiva la recitazione, ogni tanto alzava la testa dal monitor, si dirigeva verso di noi e ci dava indicazioni emotive. Da questo punto di vista si è rivelato un grandissimo regista, diverso da molti altri».

Con quattro film in uscita in cui Vinicio Marchioni è nel cast (L’ombra di Caravaggio” di Michele Placido, “Siccità” di Paolo Virzì, “Buon viaggio ragazzi” di Riccardo Milani e “I vicini di casa” di Paolo Costella) l’attore ha dichiarato di volersi fermare un po’ per concentrarsi sul progetto di un film scritto da lui e continuare la tournée in teatro.

Un palcoscenico così importante, come quello del Petruzzelli e un premio altrettanto notevole, non potranno che essergli di buon auspicio.