Avevano preso di mira un piccolo imprenditore commerciale di Corato. Da tempo gli estorcevano denaro riuscendo ad ottenere dalla vittima una somma complessiva di circa 6mila euro. Quando ha smesso di pagare lo hanno prima minacciato, poi hanno fatto esplodere un ordigno davanti alla sua attività nella notte tra il 17 e il 18 novembre 2021, provocando dei danni. Sono stati arrestati dai Carabinieri 4 soggetti, tre uomini di 30, 35 e 37 anni, finiti in carcere, ed una donna 31enne ai domiciliari. Accurate le indagini dei militari, coordinate dalla Procura di Trani. Eloquenti anche le immagini di video sorveglianza che hanno immortalato uno degli indagati mentre fa esplodere l’ordigno davanti all’attività coratina. Grazie a quelle immagini e ad alcune testimonianze i carabinieri hanno ricostruito l’incubo vissuto dalla vittima. Per convincerla a versare i soldi, gli indagati avevano fatto credere al malcapitato che a suo carico pendeva un procedimento penale con tanto di atto giudiziario falso. Gli arrestati avevano anche inscenato una telefonata da parte di un noto magistrato barese. Il tutto per convincere la vittima a continuare a pagare. Ma quando quest’ultima ha iniziato desistere, sono cominciate le minacce, culminate con l’ordigno fatto esplodere nella notte. L’episodio che ha fatto scattare le indagini. Inquietante anche un messaggio vocale inviato da uno degli indagati alla vittima in cui diceva testualmente “se mi fate andare in campagna e prendere le cose che non devo prendere, faccio il bordello stanotte”. La donna arrestata, inoltre, si occupata di quell’atto giudiziario fittizio e minacciava l’imprenditore suggerendo nuovi capi d’imputazione da inserire nel provvedimento. Raccolti tutti gli indizi di colpevolezza, sono scattati gli arresti. Ed ora gli indagati dovranno rispondere di estorsione aggravata in concorso e detenzione e porto di ordigno esplosivo.