Nuova ordinanza cautelare in carcere emessa dal gip di Trani nei confronti di tre dei quattro giovani arrestati nei giorni scorsi per il reato di tentata estorsione e rapina ai danni di un fruttivendolo a Corato. Questa volta a denunciare è stato un imprenditore coratino che ha spiegato agli inquirenti di essere stato più volte minacciato. Se non avesse consegnato loro il denaro richiesto – ricostruiscono gli investigatori – i tre avrebbero danneggiato un suo cantiere nel centro della città. La prima richiesta era stata di 500 euro al mese. L’imprenditore non aveva accettato e la richiesta di denaro era stata dapprima ridotta e poi aumentata a 1.500 euro al mese. Oltre a essere insultata, in una occasione la vittima sarebbe stata anche minacciata con un’arma successivamente rivelatasi un giocattolo. La denuncia della vittima al commissariato di polizia di Corato ha fatto partire le indagini coordinate dalla procura di Trani.

I tre raggiunti dal nuovo provvedimento, già in carcere, sono Luca Balducci, 27 anni; Michele Patruno, 23 anni; e Raffaele Damato, 22 anni. Le indagini sono state eseguite dagli uomini della Squadra Mobile di Bari e del Commissariato di PS di Corato supportate anche da videoriprese che hanno documentato il tentativo di estorsione in atto.

Il momento della loro cattura per l’aggressione al fruttivendolo, ha suscitato molto clamore nei giorni scorsi a Corato perché, secondo il sindaco della città Corrado De Benedittis, centinaia di cittadini si radunarono davanti alla caserma dei carabinieri per supportare gli arrestati. Al contrario, secondo le forze dell’ordine, i cittadini si erano radunati perché soddisfatti della cattura, tranne alcuni parenti che invocarono il nome di alcuni degli arrestati.