La serata inaugurale delle anteprime internazionali del Bif&st 2021 si è aperta sabato 25 settembre con la proiezione al Petruzzelli dell’ultimo film di Sergio Castellitto, Il Materiale Emotivo. Nella stessa occasione a Luigi Lonigro di 01 Distribution è stato consegnato il Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence.

Nella mattinata di domenica 26 settembre, Sergio Castellitto, Matilda De Angelis, Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution, Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema e Felice Laudadio hanno incontrato la stampa e il pubblico nella consueta conferenza al Margherita. Contentissimi dell’esito della prima proiezione e dell’accoglienza ricevuta da un pubblico entusiasta e caloroso, Castellitto ha raccontato delle vicissitudini del film, dalla stesura della sceneggiatura, ai casting.

«Da un progetto di Ettore Scola, il soggetto de Il Materiale Emotivo è stato scritto e rielaborato con Margaret Mazzantini – ha raccontato Castellitto. La storia di uno strano triangolo e di diverse prigioni emotive a confronto. Mazzantini ha brillantemente introdotto nel film la metafora del teatro, con la scena inziale di un sipario che sia apre. Intuizione che non tradisce l’idea di Scola che ha fatto spesso cinema in uno spazio unico: La terrazza, La famiglia, La cena».

In merito alla proiezione della sera precedente, Castellitto ha riconosciuto «la bellezza di vedere e incontrare una platea di pubblico vero, pubblico ‘professionista’». Parlando dei casting e della scelta di Matilda De Angelis, Castellitto ha detto di averla scelta perché «mi piacque la sua ostilità. L’ostilità rivela la sincerità degli attori». Ed è proprio la De Angelis a raccontare ai presenti il lavoro fatto con Castellitto: «Ho fatto un provino solo con una sedia a rotelle e con la reazione degli occhi alle battute di Sergio. Mi sono resa conto che quello che diciamo passa prima attraverso gli occhi e poi attraverso le parole. Con Sergio ho lavorato soprattutto stando in ascolto. La vera bellezza è stato costruire il rapporto tra i personaggi proprio lì, sul set, un set che mi ha dato tanto».

Castellitto ha confermato l’ottimo lavoro fatto con la De Angelis: «è un’attrice disciplinata e generosa. Il corpo è il ‘materiale emotivo’ fondamentale, soprattutto per un attore».
«Fare un film è una sovrapposizione di scritture – ha concluso Castellitto – si scrive anche quando si scelgono gli ambienti, quando il film non ce l’hai ancora tra le mani e lo trovi. Poi c’è la sceneggiatura, poi la scrittura fatta dalla scelta degli obiettivi della camera, poi quella del montaggio e della revisione del montaggio. Ogni scrittura è una specie di setaccio, un lavoro a togliere più che ad aggiungere». Sul lavoro di regista ha aggiunto: «la direzione dell’attore è una comunicazione continua e personalmente lo trovo più stancante che fare l’attore, quando sono in trincea con i miei colleghi e non devo preoccuparmi di altro».