La Prefettura, su richiesta del Tar Puglia, ha stilato una ipotesi di composizione del Consiglio regionale pugliese riattribuendo i seggi sulla base della diversa assegnazione del premio di maggioranza (27 consiglieri al centrosinistra e non più agli attuali 29) e ridistribuendo i seggi tra le liste. La Prefettura era stata incaricata dal Tar di procedere ad una nuova attribuzione dei seggi nell’ambito di procedimenti, tuttora pendenti, nati da diversi ricorsi presentati al Tribunale amministrativo da parte di candidati non eletti. L’esito di questo lavoro è stato ora trasmesso dalla Prefettura ai giudici del Tar, ai quali spetterà comunque l’ultima parola.

Nel «nuovo» Consiglio regionale ipotizzato dai funzionari della Prefettura, la lista Popolari con Emiliano avrebbe 5 seggi, il Partito democratico 16, la lista Con Emiliano 6. Resterebbero fuori Peppino Longo (Con Emiliano), Michele Mazzarano e Ruggiero Mennea (Pd), Mario Pendinelli e Francesco La Notte (Popolari) ed entrerebbero in Consiglio Domenico De Santis, Teresa Cicolella e Sergio Blasi (Pd). Resterebbero invariati i 5 seggi assegnati al Movimento 5 Stelle, i 4 alla Lega e i 6 a Fratelli d’Italia, mentre cambierebbe la distribuzione dei seggi alle altre liste della minoranza di centrodestra, con Forza Italia e la Puglia Domani che guadagnerebbero un seggio ciascuna, ottenendo quattro seggi e vedendo l’ingresso in Consiglio regionale di Antonio Paolo Scalera e Vito De Palma. La Prefettura ha stilato anche una seconda ipotesi di composizione del Consiglio regionale che prevede l’attribuzione di 29 seggi alla maggioranza (come sollecitato nel ricorso di Domenico De Santis).