Una trentina di mandorli segati e abbattuti in un terreno agricolo situato tra Bitonto e Palo del Colle. E’ accaduto la notte scorsa. L’episodio, non nuovo nel suo genere, questa volta riguarda la proprietà di una Guardia Campestre del luogo. Il danneggiamento delle piante ha tutte le caratteristiche di una minaccia o di un atto ritorsivo e ripropone il tema della sicurezza nelle campagne pugliesi. Il proprietario del terreno, guardia campestre del territorio, è impegnato sin dall’inizio della sua attività nello sventare diversi episodi di questo genere, e oggi si ritrova ad esserne vittima.

«Una risposta vigliacca, mio fratello sicuramente non si arrenderà e ripartirà più agguerrito di prima», è quanto si legge in post su Facebook a firma del fratello dell’uomo, che poi prosegue con un appello alle istituzioni. «Occorre una maggiore attenzione verso l’agricoltura e le nostre campagne che rappresentano il vero cuore economico del nostro territorio – scrive il fratello della Guardia Campestre – perché il taglio degli alberi o il furto delle olive sono pari ad un furto, una rapina, una bomba davanti ad un negozio. Questi atti – conclude la nota – sono vigliaccate anche peggiori perché ti tolgono il lavoro e la soddisfazione di anni di sacrifici».

La vicenda è stata denunciata alle forze dell’ordine. Come detto l’episodio non è nuovo nel suo genere. Ad agosto 2020, ad Andria, un’intero vigneto di circa 5 ettari venne abbattuto dalla mano di ignoti in una sola notte arrecando un danno da circa 100 mila euro ai proprietari. In quell’occasione i fatti furono denunciati ai Carabinieri, ma ad oggi non è stata ancora trovata nessuna risposta, tantomeno i responsabili. Ma gli atti vandalici di questo genere continuano a rappresentare un incubo per i proprietari terrieri di Puglia. Ancora una volta è chiamata all’appello la presenza dello Stato in una Regione che chiede solo di produrre in serenità quanto di meglio ha da offrire.