Un podio in cui prevale la Puglia quello per l’eccellenza della chirurgia delle fratture al collo del femore. Con rispettivamente il 96,98% e il 96,35% di interventi eseguiti entro due giorni, le ortopedie degli ospedali Perrino di Brindisi e Di Venere di Bari si piazzano tra i migliori tre ospedali d’Italia.

Fa meglio solamente la struttura di San Donà di Piave (97,12%). Il dato emerge dal report Pne dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Age.Na.S.): si tratta di uno studio che Agenas svolge per conto del ministero della Salute, in collaborazione con le Regioni, sulle prestazioni erogate dalle strutture ospedaliere pubbliche e private.

Nell’edizione 2019, appena pubblicata, vengono analizzate le performance (su dati 2018) di oltre 640 strutture sanitarie italiane. Il Perrino con 195 interventi, e il Di Venere con i 147 operazione al femore eseguite, rientrano tra le prime realtà del settore.

«Per raggiungere questi obiettivi – spiega Enzo Caiaffa, direttore dell’unità di Ortopedia e Traumatologia del Di Venere – serve il coinvolgimento di tutto l’ospedale: per questo Agenas è così attenta al parametro dell’intervento al femore. Essere rapidi vuol dire salvare la vita al paziente e consentirgli di recuperare presto la funzionalità dell’arto e la possibilità di tornare a camminare, con indubbi vantaggi nella qualità della vita, evitando le complicanze da allettamento, che vanno dalla congestione cardiopolmonare alle piaghe da decubito».

«Ringrazio il direttore e l’equipe dell’Ortopedia e Traumatologia del Di Venere – dice il Direttore Generale Asl Bari, Antonio Sanguedolce – per il lavoro che stanno facendo; così come le equipe delle altre ortopedie della nostra azienda, allineate tutte su livelli elevati di qualità, efficacia ed efficienza».