Il Governo punta all’election day per i giorni del 20 e 21 settembre ma la strada per stabilire la data di regionali, amministrative e referendum, è tutt’altro che in discesa. Nonostante la Camera abbia approvato nei giorni scorsi un emendamento che esclude l’ipotesi di andare al voto prima del 15 settembre, i governatori delle regioni interessate dalla prossima tornata elettorale, Michele Emiliano in testa, sono tornati in pressing sul Governo per chiedere l’apertura delle urne la prima domenica di settembre.  Non solo in rispetto delle proprie autonomie costituzionali in materia di elezioni regionali, spiegano, ma anche al fine di garantire il regolare avvio dell’anno scolastico e di limitare l’eventuale nuovo rischio epidemiologico. Nel centrodestra è soprattutto Fratelli d’Italia a chiedere che l’election day si svolga ad ottobre evitando di danneggiare ulteriormente il turismo e di fare una campagna elettorale in pieno agosto. Ma non è l’unico dilemma che anima lo schieramento conservatore. In vista dell’appuntamento con le regionali rimane da sciogliere il nodo delle candidature alla carica di Governatore. Salvini ha promesso che entro la fine della settimana si troverà l’accordo definitivo.

In Puglia rimane in pole position Raffale Fitto di Fratelli d’Italia così come in Campania Stefano Caldoro per Forza Italia ma le due indicazioni sono state da tempo messe in discussione dalla Lega, che vorrebbe strappare agli alleati almeno una candidatura in una regione del Sud. In Puglia l’alternativa proposta da Salvini porta il nome di Nuccio Altieri anche se l’ex parlamentare barese non è gradito ad una parte dello stesso schieramento leghista. In questo momento Forza Italia e meloniani fanno squadra per difendere le candidature di Fitto e Caldoro stabilite dalla coalizione nel mese di novembre. Nel centrosinistra Emiliano è da tempo il candidato ufficiale dello schieramento a guida PD ma anche in questo caso le frizioni non mancano: Italia Viva sembra infatti intenzionata a correre con un proprio candidato, individuato nel sottosegretario Ivan Scalfarotto. Il Movimento 5 Stelle ripunterà su Antonella Laricchia mentre un ex pentastellato, Mario Conca, scenderà in campo con almeno due liste civiche.