Sono giunte a conclusione le indagini condotte dai Carabinieri del NAS di Bari unitamente ai colleghi “Forestali” della Stazione Carabinieri Parco di Ruvo di Puglia che hanno permesso di scoprire un’attività di illecito spandimento di consistenti quantitativi di acque reflue.

Gli accertamenti, scaturiti da numerose segnalazione giunte ai rispettivi Comandi Arma, hanno interessato la località “sanzanelli” in agro di Corato, all’interno dell’Area Parco Nazionale dell’Alta Murgia, ove un terreno di circa 15 ettari, veniva sistematicamente utilizzato per lo spandimento delle acque reflue di vegetazione rinvenenti dalla molitura delle olive. L’attività di osservazione e pedinamento attuato dai militari sui numerosi “viaggi” di autocisterne utilizzate nello smaltimento delle acque di vegetazione, consentiva di ricondurre lo “sversamento” ad un noto frantoio oleario della zona al quale era “in carico” il terreno. Le successive visite ispettive all’azienda e l’esame certosino e riscontro della documentazione relativa ai trasporti dei reflui, nonché l’accertamento tecnico sul campo, hanno potuto appurare che le quantità sversate erano ben superiori a quelle consentite dalla normativa di settore che ne fissa il limite a 80 mc per ettaro.

Configurandosi, pertanto, un illecito smaltimento di rifiuti e non un corretto spandimento di acque reflue, l’intero terreno agricolo di 15 ettari di superficie, è stato posto sotto sequestro. Deferito all’A.G. di Trani l’amministratore del frantoio oleario, al quale sono state elevate anche pesanti sanzioni amministrative.