Le spiagge della Puglia restano ‘plastic free’: la quarta sezione del Consiglio di Stato, in composizione collegiale, ha accolto nel merito l’appello della Regione, nella stessa direzione della sospensione decisa il 7 agosto per il provvedimento del Tar Puglia, che aveva invece bloccato l’ordinanza regionale ‘plastic free’. Nell’udienza di merito ieri sono state così confermate «le valutazioni già espresse dal Presidente della stessa Sezione con il decreto monocratico reso lo scorso 7 agosto». A darne notizia, con una nota, sono il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e la coordinatrice dell’Avvocatura regionale, Rossana Lanza.

«Abbiamo vinto una battaglia di civiltà a tutela dell’ambiente per il futuro della nostra terra e dei nostri figli – commenta Emiliano – in questo modo tutti noi, amministratori, gestori dei lidi, cittadini, abbiamo la possibilità di tutelare e proteggere le bellezze dei mari pugliesi. È un risultato eccezionale raggiunto anche grazie allo sforzo di una squadra compatta e altamente professionale, quella dell’Avvocatura regionale, guidata dall’avv. Coordinatore Rossana Lanza. Vorrei ringraziare ciascuno di loro – conclude – perché il risultato ottenuto, nel legittimo esercizio delle prerogative dell’Ente in materia di tutela del demanio costiero avendo perseguito indirettamente l’effetto di innalzare il livello minimo di tutela imposto dallo Stato in materia ambientale, ci fa sentire protagonisti, nel nostro piccolo, nella grande battaglia per la tutela dell’ambiente e dei mari».

Dopo questa decisione, che conferma il ripristino del divieto di usare la plastica lungo il litorale, pende comunque sull’ordinanza balneare della Regione la richiesta di rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, insieme ad altre questioni giuridiche, che “sarà valutata – precisa il Consiglio di Stato – nell’udienza di merito già fissata davanti al Tar di Bari per il 19 febbraio 2020».
L’istanza al Tar per la sospensione cautelare era stata presentata da diverse associazioni e imprese produttrici di plastica.

«Festeggiando il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha riconosciuto la legittimità dell’ordinanza ‘plastic freè della Regione Puglia», che vieta l’impiego nei lidi di contenitori di plastica come bicchieri e altri articoli monouso, il Codacons chiede che tale divieto “sia esteso a tutta Italia e, constatando ancora una volta il silenzio inquietante del Ministero dell’Ambiente», l’associazione «proclama una giornata ‘plastic free’ per l’8 settembre, in occasione dell’annunciato sciopero dei consumatori».

«Il Consiglio di Stato – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – ha riconosciuto il fatto che la Regione, con l’ordinanza, ha perseguito l’interesse pubblico. Il divieto di utilizzo di prodotti in plastica monouso, con la finalità di tutelare la salute e l’ambiente, è del tutto lecito».
«Dispiace che il Ministero non se ne sia accorto e non si sia costituito nel procedimento», conclude Rienzi secondo il quale “è tempo di estendere al resto del Paese un’ordinanza sacrosanta, che va nella direzione indicata anche dall’Unione Europea, e tutela gli interessi dei residenti e dei turisti».