È in concorso nella 34esima Settimana Internazionale della critica a Venezia nei prossimi giorni, il nuovo cortometraggio di Veronica Spedicati, Il Nostro Tempo.

Roberta è una bambina di nove anni che vuole godersi gli ultimi giorni d’estate in spiaggia a giocare con i suoi amici, suo padre Donato invece la costringe a rimanere a casa per aiutare con le faccende domestiche. La distanza tra i due sembra incolmabile, ma la scoperta che Donato è molto più fragile di quello che sembra, li porterà a restituire valore al loro tempo insieme.

Il film girato in Puglia (a San Pietro in Bevagna), con Emanuela Minno, Franco Ferrante Celeste Casciaro è stato prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. La sceneggiatura è di Francesca Guerriero, Giulia Magda Martinez, Sofia Petraroia e della stessa Veronica Spedicati.

Il Nostro tempo non è il primo lavoro di Veronica Spedicati. Laureatasi presso il Dams di Roma Tre con una tesi sperimentale sul Cinema realizzato dalle persone sorde, la Spedicati nel 2013 ha vinto una borsa di studio presso il dipartimento Remap della UCLA di Los Angeles. Nel 2015 ha girato il documentario La prima, incentrato sulla storia di una ragazza non udente. Dopo aver lavorato come videomaker e su diversi set come assistente alla regia, è stata ammessa al triennio 2016-2018 presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Nel 2018 il suo cortometraggio Il giorno della Patata è stato selezionato in concorso al Festival di Roma nella sezione Alice nella Città.


In occasione della Mostra del Cinema di Venezia e della notizia della selezione del film della Spedicati in concorso nella settimana della critica, abbiamo raggiunto e incontrato uno degli interpreti del corto, Franco Ferrante.
«Il nostro tempo è la storia di conflitto generazionale tra un padre e sua figlia adolescente e di un padre che guarda sua figlia con occhi diversi – racconta Ferrante. Ci sono temi che da sempre come attore mi interessano: l’abbandono, la perdita, la morte in particolar modo la morte vista dallo sguardo innocente di una bambina. Il film di Veronica – continua Franco Ferrante – è stata anche l’occasione per trasformare un dolore personale in un atto creativo. Mentre giravamo infatti, mio padre si è ammalato gravemente e di là a pochi mesi è andato via, il mio sguardo sul tema aveva una duplice traccia, sul set come nella vita. Sia come un figlio che perde suo padre e sia come padre dei miei figli. Incrociando lo sguardo della brava e giovanissima attrice, Emanuela Minno [N.d.R.] ho pensato a come mi avrebbe guardato mio figlio. Sotto la lente dell’arte tutto assume una lettura privilegiata e tutto diventa immortale. Lavorare con Veronica è stato importante e significativo. La selezione del corto a Venezia è davvero una bella notizia» – ha concluso Ferrante.
Il nostro tempo di Veronica Spedicati sarà proiettato a Venezia sabato 31 agosto alle 19.45 per la stampa, domenica 1° settembre alle ore 14 in proiezione ufficiale e lunedì 2 settembre alle ore 9 in replica. I vincitori saranno annunciati sabato 7 settembre.