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Nuovo caso di Seu: gravi ma stabili le condizioni della bimba di 2 anni

E' il primo del 2019. Nas escludono focolai batterici sul territorio

Restano gravi ma stabili le condizioni della bimba di due anni, ricoverata all’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari e affetta da Seu, la sindrome emolitico-urenica. La piccola, residente a Bitonto, si trova nel reparto di Terapia Intensiva, dove i medici continuano a tenere sotto controllo i suoi parametri vitali, senza sciogliere la prognosi.

Le cause dell’infezione, molto aggressiva nel caso della bambina, non sono ancora state accertate. Su questo stanno lavorando i Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione, per valutare la presenza di eventuali focolai batterici sul territorio. Una ipotesi che al momento sembrerebbe esclusa. La Seu si può contrarre attraverso alimenti non pastorizzati, latte crudo o cibi non lavati, veicoli di propagazione di un particolare ceppo di Escherichia Coli. Per infettare un bambino – fanno sapere gli esperti – è sufficiente una carica batterica anche molto bassa, cosa che invece non accade per le persone adulte.

Quello della bambina di due anni è il primo caso di Seu registrato in Puglia nel 2019. In passato, tuttavia, si erano già registrate due epidemie: una nel 2013, con 20 casi accertati ed un’altra nel 2017, con 17 infezioni confermate e due decessi. Dopo la morte di una bambina di 13 mesi di Lucera, lo scorso anno, la Regione ha divulgato un protocollo operativo per la gestione, da parte di pediatri e nei Pronto Soccorso, dei casi di gastroenterite nei bambini. L’obiettivo è quello di intervenire efficacemente per verificare la presenza nell’organismo della tossina. L’avvio di trattamenti tempestivi, riesce infatti ad evitare che l’infezione si trasformi in Seu, con complicazioni che possono portare, nei casi più gravi, anche al decesso.

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