Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Castellana Grotte hanno rinvenuto un deposito abusivo all’interno del quale erano ammassati le componenti di numerose auto rubate ed una pistola.

L’operazione dei Carabinieri è stata effettuata nell’ambito dei servizi straordinari di controllo del territorio pianificati dalla Compagnia di Monopoli, volti alla prevenzione ed alla repressione dei reati contro il patrimonio ed anche finalizzati a prevenire atti vandalici simili a quelli occorsi la settimana scorsa, quando sono state date alle fiamme alcune autovetture parcheggiate nel centro della città.

In particolare, i militari della Stazione di Castellana Grotte, nel transitare sulla s.p. 182, lungo la direttrice che porta ad Alberobello, hanno notato un casolare abbandonato, privo di recinzioni, con una strada sterrata che portava sul retro dell’immobile, in pieno agro e al riparo dalla vista dei passanti. Proprio in quell’area hanno ispezionato un garage, di recente costruzione, con all’interno numerosi parti meccaniche ed elettroniche quali targhe, volanti, motori, paraurti, sportelli e fari, appartenenti a varie case automobilistiche. Gli immediati accertamenti consentivano di stabilire che si trattava di merce provento di furti, denunciati nei giorni scorsi in vari Comuni del sud barese, inoltre le attività di ricerca permettevano di rinvenire una pistola marca Browning cal. 6.35 anch’essa risultata rubata molti anni orsono a Napoli e mantenuta in perfetto stato di conservazione.

Il valore complessivo della refurtiva è stato calcolato in 40 mila euro circa. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate alla restituzione di quanto asportato ai legittimi proprietari ed a risalire a chi materialmente gestiva il deposito abusivo e soprattutto perché avesse la pronta disponibilità di una arma da fuoco. Al riguardo, sulla pistola verranno eseguiti approfonditi accertamenti balistici presso i Reparti Speciali dell’Arma volti a stabilire se sia stata utilizzata in occasione della consumazione di qualche grave delitto. La zona è stata posta sotto sequestro in attesa di ulteriori determinazioni della Procura di Bari.