Saranno necessari non meno di quattro giorni (condizioni meteo permettendo) per svuotare completamente i serbatoi di carburante della “Efe Murat”, la nave turca che, da sabato scorso, è incagliata sul frangiflutti, a circa 200 metri dalla spiaggia barese di Pane e Pomodoro.

I tecnici della ditta olandese, incaricata dall’armatore di occuparsi delle operazioni, saranno al lavoro dalle 6 di domani mattina ma, già nella giornata di oggi, sono cominciati i sopralluoghi preliminari.

Per svuotare il mercantile delle oltre 30 tonnellate di gasolio presenti e dall’acqua che ha allagato la sala macchine, mischiandosi con l’olio motore, si ricorrerà ad un pontone e ad una bettolina, che si affiancherà alla nave consentendo di aspirare carbirante e gli altri liquidi.

Le ispezioni effettuate nei giorni scorsi, hanno evidenziato la presenza di tre falle nello scafo: nessuna di queste, tuttavia, è vicina al serbatoio, il che farebbe scongiurare il pericolo di un disastro ambientale causato dallo sversamento di gasolio in mare. Una circostanza confermata anche dalla Guardia Costiera che, nei sorvoli effettuati anche nella giornata di ieri, non ha rilevato la presenza di carburante in acqua.

Intanto, per ragioni di sicurezza, il sindaco di Bari Antonio Decaro, in accordo con la Capitaneria di Porto, ha emesso ieri un’ordinanza che vieta il passaggio di pedoni e veicoli nel tratto di costa antistante le acque dove si è incagliata la nave, vale a dire tra via Caduti del 28 luglio del ‘43 e i giardini dei Veterani dello Sport.

La zona, nei giorni scorsi, è stata letteralemente presa d’assalto da curiosi intenti a scattare foto della nave. Il divieto di transito – è spiegato nell’ordinanza – si è reso necessario per garantire la pubblica incolumità e consentire la regolare esecuzione dei lavori.