Trasporto e smaltimento di oltre 18mila tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi, gestiti in modo illecito in quanto trattati come non pericolosi. La Guardia Costiera di Bari ha concluso un’operazione di polizia ambientale denominata “Dirty Mirror” che ha portato al sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro. L’attività investigativa, della durata di 2 anni, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Bari e portata avanti dalla locale Direzione Marittima, è consistita proprio in una serie di controlli a carico di società operanti nel settore del traffico e smaltimento di rifiuti speciali che hanno consentito l’accertamento di reati ambientali.

Tra tutte le aziende interessate è emerso il comportamento illecito di una società con sede a Mola di Bari, di cui sono stati esaminati oltre 1.200 Formulari di Identificazione dei Rifiuti (FIR) per un volume di 34 mila tonnellate di rifiuti gestiti e smaltiti. Le indagini si sono concentrate su oltre 700 operazioni di trasporto e smaltimento di rifiuti speciali gestiti in modo illecito.