Ci sono voluti 90 minuti per attendere la rete e il vincitore della finale d’andata di Coppa Italia Eccellenza tra Corato e Casarano al “Degli Ulivi” di Andria. Al 45’ della ripresa, infatti, Agodirin raccoglie l’ottimo suggerimento di Touray dalla sinistra e porta i salentini in vantaggio. La Coppa, ora, è più vicina.
Primo tempo dai ritmi non elevati, e con il Casarano che prova subito a dettare legge. Al 9’ prima occasione per i salentini con Di Rito che trova in area tutto solo Caputo, sinistro al volo che sfiora la traversa da ottima posizione. Tre minuti dopo distrazione di Colangione che lascia libero Di Rito di impattare di testa, conclusione centrale parata da Cilli. Casarano che detta i ritmi di partita. Il Corato si affaccia dalle parti di Grasso al 29’ con questo tentativo di D’Arcante che sorvola di non molto la traversa. Al 35’ ancora gli ospiti pericolosi in area neroverde, ma Cianci viene fermato prima che possa concludere a rete. Duplice fischio e si va al riposo sullo 0-0.
Ripresa senza molti sussulti. Il Casarano ci prova subito al 5’ con la conclusione di Caputo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfera che termina a lato controllata da Cilli. Ritmi poco elevati, ma il Corato prova a prendere in mano le redini del match. Al 21’, infatti, arriva la palla gol per i padroni di casa: botta di Piarulli dal vertice dell’area piccola salentina, conclusione che sfiora il palo alla destra di Grasso. Calcio spietato, mai come in questa occasione, perché i salentini trovano il vantaggio solo al 45’: sviluppi di un calcio d’angolo, Touray cerca e trova in area coratina la deviazione vincente di Agodirin, sotto misura. Corato 0, Casarano 1. Festeggiano gli ospiti sotto i propri tifosi giunti dalla provincia di Lecce. Nei 4 minuti di recupero i neroverdi di mister Castelletti non riescono a rispondere ai salentini, e il match termina 0-1.
Ora è tempo di campionato. Il ritorno si disputerà il 14 febbraio al “Capozza”. Al Corato servirà l’impresa. Match sulla carta in discesa per il Casarano che potrà godere del fattore campo.
