Aurelio De Laurentiis in pole positon per il Bari. Tra i big del calcio piombati in picchiata sul club biancorosso, sarebbe il patron del Napoli quello che più degli altri avrebbe convinto il sindaco Antonio Decaro. Il progetto calcistico sarebbe importante, ma ancora di più è la suggestione di un vero e proprio polo del Sud che nasce intorno ad un pallone.

De Laurentiis è tutt’altro che spaventato dall’idea di ripartire dalla D, visto che a Bari le premesse sono le stesse di quanto rilanciò il Napoli, a quei tempi fallito e piombato in C/1, ma oggi tra i club più apprezzati d’Europa, come dimostra il recente sì di Carlo Ancelotti. Sulle tracce del Bari, oltre a De Laurentiis ci sono altri padroni del calcio italiano, a cominciare da Claudio Lotito, presidente della Lazio. In corsa anche Enrico Preziosi del Genoa, mentre Urbano Cairo, presidente del Torino, ha già assicurato supporto tecnico alla cordata degli imprenditori baresi.

Oggi a mezzogiorno scadrà il termine per presentare le manifestazioni di interesse al Bari. Nella sola giornata di ieri, hanno visto la luce l’Asd Bari Calcio dell’imprenditore tarantino Luigi Blasi e la Bari Calcio Academy, rappresentata dall’avvocata Francesca Ferri, della quale si parlò molto qualche tempo fa per una turbolenta vicenda che riguardava il Comune di Valenzano, dove rivestiva il ruolo di vicesindaco.

Poche notizie su quest’ultima cordata, composta da alcuni imprenditori locali e che sarebbe disposta a mettere subito sul piatto 3milioni di euro. Non ci sono misteri invece sul progetto di Luigi Blasi, già nel passato patron del Taranto e ora fortemente interessato al Bari.

“Non sono qui per speculare economicamente, ma solo con intenti sportivi. Il mio unico obiettivo è riportare questa squadra sui palcoscenici dove merita. Il calcio è passione, non speculazione”. Blasi ha anche manifestato interesse per il restyling dello stadio, “perché il San Nicola è la casa del Bari”. Per due nuovi soggetti interessati al Bari, uno che si è sfilato, quello composto dal tandem che vedeva protagonisti l’imprenditore barese Ferdinando Napoli ed Andrea Radrizzani, presidente del Leeds.

Proprio quest’ultimo non se l’è sentita di partecipare all’iniziativa volta alla rifondazione del Bari, forse perché preoccupato dall’impatto che questo impegno avrebbe avuto sui tifosi del club inglese. “Sì, il partner Radrizzani ha scelto di non impegnarsi nel progetto”, sono state le parole di Napoli. “Resto a disposizione per future intraprese in nome della mia passione per il Bari”. Ieri intanto riunione della cordata composta da otto imprenditori baresi, che avrebbe condiviso il progetto da consegnare al sindaco Decaro.

La società, partita con un capitale di 640mila euro, è pronta a raddoppiare l’investimento in caso di assegnazione del titolo sportivo. Il contatto con Cairo, segnala un certo fermento, per non farsi trovare impreparati in vista dei primi impegni ufficiali: il 19 agosto il debutto in Coppa Italia e il 2 settembre quello in campionato. Molto attivi anche gli altri “due Bari”, quelli che fanno capo all’imprenditore barese Nicola Canonico ed il gruppo rappresentato da Fulvio Monachesi. Oggi, alla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle manifestazioni di interesse, dovrebbero essere resi noti i dettagli dei progetti. Il sindaco Decaro si prenderà non meno di quarantotto ore per decidere, insieme ad un’apposita commissione da lui nominata, a chi affidare la chiavi del Bari che verrà.