Home breaking Scovata “cupa” della droga in una stalla di via Molfetta

Scovata “cupa” della droga in una stalla di via Molfetta

In un'altra operazione arrestato pusher 40enne in via Cattaro

Un’articolata attività investigativa nel Comune di Giovinazzo, ha consentito ai militari della locale Stazione Carabinieri, di individuare due “centrali” dello spaccio.

Nel primo caso, un continuo andirivieni di giovani del posto e non, che in diverse ore della giornata si muovevano frettolosamente in alcune stradine adiacenti via Bitonto, aveva attirato l’attenzione dei militari,  lasciando ipotizzare che nella zona ci fosse una attività di smercio di sostanze stupefacenti. La conferma è arrivata nel cuore della notte, quando verso le ore 03.00 un uomo, avvedutosi dell’arrivo dei Carabinieri, ha lanciato in aria uno zainetto, per poi darsi alla fuga. Il soggetto è stato bloccato, dopo un centinaio di metri e all’interno dello zaino, prontamente recuperato, sono stati trovati quasi 90 grammi di droghe, fra hashish, cocaina e marijuana, un bilancino di precisione, e materiale atto al confezionamento: un vero bazar mobile. Il 40enne di Giovinazzo, vecchia conoscenza delle Forze dell’Ordine, è stato tratto in arresto e sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio;

Nel secondo caso, i Carabinieri hanno notato alcuni giovani, in tutte le ore del giorno e della notte, entrare ed uscire da una stalla in via Molfetta. Deciso il blitz, i militari si sono introdotti all’interno e con sorpresa hanno trovato una vera e propria “cupa”, centrale dello spaccio, con cabina di regia, composta da un impianto di sorveglianza con monitor da 16 pollici, dvr e 4 telecamere, ultima generazione ad infrarossi, posizionate accuratamente all’esterno; il tutto finalizzato a monitorare l’arrivo dei clienti nonché allertare i pusher in caso giungessero le Forze dell’Ordine. Il locale, dotato di divano e di un tavolo, con finestra, luogo dove avveniva lo scambio denaro-droga, era quindi organizzato ed attrezzato per l’utilizzo come luogo di spaccio. Sul tavolo, difatti, diversi quaderni con su  scritte indicazioni di clienti, turni di spaccio e somme di denaro, quali proventi dell’attività illecita. Anche in questo caso, a seguito di accurata perquisizione, sono stati ritrovati diversi quantitativi di droghe e denaro contante, prova che all’arrivo dei militari l’immobile era occupato e solo la presenza delle telecamere aveva consentito ai pusher di darsi alla fuga e sottrarsi alla cattura. Le indagini proseguono per identificare il gruppo degli spacciatori.

 

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