Automobili senza contrassegno, parcheggiate negli stalli dedicati ai disabili non solo in città ma anche negli ospedali. Una situazione sgradevole e incresciosa che rende ancora più complicata la vita dei disabili in città. Sono tardivi i controlli sulle autovetture che non espongono il contrassegno e sempre maggiori gli abusi che vengono perpetrati ai danni di chi vive realmente una disabilità ed è costretto a condizioni di difficoltà ulteriori.

Per la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalide con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta, il sindaco della città rilascia apposita autorizzazione in deroga, previo specifico accertamento sanitario. L’autorizzazione è resa nota mediante l’apposito “contrassegno invalidi” che è strettamente personale, non è vincolato ad uno specifico veicolo ed ha valore su tutto il territorio nazionale. Solo in questo caso si può usufruire di un parcheggio speciale. Una segnalazione di questa situazione giunge da Floriant Mema, che sottolinea le condizioni di difficoltà che un genitore di un figlio disabile è costretto ad affrontare anche in circostanze di emergenza.

Mentre trasportava la sua bambina, affetta da sindrome di Rett, all’ospedale Giovanni XXIII di Bari non è riuscito a parcheggiare la sua auto perché tutti i posti dedicati ai disabili erano occupati “abusivamente” da automobili senza contrassegno. È evidente che il rispetto di questa semplicissima normativa non sia stata considerata, perché quasi nessuna delle auto parcheggiate presenta il contrassegno indicato. L’attenzione a semplici norme potrebbe facilitare sensibilmente la vita di un disabile e tuttavia è ancora lontano il rispetto specie in un posto, come l’ospedale, in cui non vi è un controllo minuzioso e repentino da parte della Polizia Municipale.