È stata la sua compagna di vita per 22 anni, fino alla scomparsa ed è a lei che Marcello Mastroianni affidò la sua autobiografia, non volendo scrivere un libro ma acconsentendo ad abbandonarsi ai ricordi davanti alla cinepresa di Anna Maria Tatò. Ne nacque un documentario – Marcello Mastroianni – Mi ricordo sì, io mi ricordo – che è stato riproposto al Bif&st in questa edizione interamente dedicata all’attore.
«La passione più profonda della sua vita era proprio ciò che lo rendeva speciale – ricorda la Tatò –cioè il mestiere dell’attore. Lo considerava un meraviglioso privilegio.»
Durante un incontro al Teatro Petruzzelli, precedente alla proiezione del film, Anna Maria Tatò ha raccontato al pubblico presente alcuni aneddoti legati alla realizzazione: «Abbiamo girato in appena tre settimane. Marcello apprezzava il mio modo di lavorare, era un professionista. Aveva un suo modo di raccontare, ci metteva ironia, autoironia, osservava tutto e tutti e ad ogni interpretazione aggiungeva la sua verità.»
Nella irripetibile pattuglia dei giganti del cinema italiano della seconda metà del ventesimo secolo, Mastroianni è l’attore internazionale che è restato sempre se stesso diventando sempre nuovo negli oltre cento film che ha interpretato.
