Si è chiusa sabato una due giorni a Bari interamente dedicata al ricordo di una figura essenziale per l’Italia e cioè Aldo Moro. Lo statista pugliese ucciso dalle Brigate Rosse e sulla cui morte ancora tanto vi è da comprendere, un convegno nazionale di studio per parlare in realtà di un aspetto particolarmente delicato del pensiero di Moro e cioè la democrazia. Una faticata e severa conquista spiegava Moro ed è proprio da qui che il MEIC, cioè il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale ha voluto far partire una riflessione che coinvolge non solo il mondo laicale ma anche tutte le componenti che concorrono alla difesa della democrazia stessa.

Alla due giorni di studio hanno partecipato relatori di grande rilievo tra cui il Prof. Gaetano Piepoli ed il Prof. Renato Moro che hanno relazionato sulla figura dello statista pugliese ed in particolare sul periodo che intercorre tra la rinascita e la crisi contemporanea della democrazia in Italia. Fede e profezia sono stati i temi affrontati da Mons. Cacucci, Arcivescovo di Bari – Bitonto mentre la figura di Aldo Moro ed il suo rapporto con l’Università, l’impegno civile e politico oltre al suo pensiero tra Costituzione e diritto penale, sono stati gli altri temi di cui si è discusso durante la due giorni svoltasi proprio all’interno del Dipartimento Giuridico dell’Università di Bari in piazza Cesare Battisti. Ampia partecipazione per un convegno di studi che ha riportato al centro un tema di cui si comincia nuovamente a sentir la necessità di parlare e cioè quello proprio della Democrazia.