Avrebbero convinto una ragazza romena a venire in Italia con la promessa di un lavoro, per poi costringerla a prostituirsi in cambio di 5 euro al giorno. La Corte di Assise di Appello di Bari ha confermato le condanne nei confronti dei coniugi Vasile Ursaciuc e Maria Nicoleta Ferari, connazionali della vittima, rispettivamente a otto anni e a sette anni, un mese e 10 giorni di carcere per aver ridotto in schiavitù e costretto la giovane a prostituirsi.

I fatti risalgono all’estate del 2015. Oggi in aula i coniugi, in carcere dal luglio 2016, difesi dall’avvocato Marco Vignola, hanno reso dichiarazioni spontanee professandosi innocenti. Stando alle indagini della Squadra Mobile, marito e moglie avrebbero convinto la ragazza a lasciare famiglia e il suo Paese e venire a Bari con la promessa di trovarle un lavoro come badante, retribuito 1.000 euro al mese.

Poi, però, le avrebbero tolto i documenti e l’avrebbero costretta a prostituirsi minacciando ritorsioni sulla figlia, ospite di un orfanotrofio in Romania. A dare avvio alle indagini fu la stessa vittima, che denunciò i suoi aguzzini dopo aver tentato inutilmente di fuggire.